Al Teatro Metropolitan “La vera storia del bandito Giuliano”

CATANIA- Tante le leggende e i falsi miti su Salvatore Giuliano, “’u re di li briganti”, che cinema, televisione e letteratura hanno dedicato al “colonello dell’Evis del Movimento Indipendentista siciliano” per raccontare la parabola umana e criminale di un uomo la cui vita è strettamente legata alla storia del nostro Paese. A distanza di quasi settant’anni dal rinvenimento del corpo del ventisettenne Salvatore Giuliano, nel cortile della casa di un avvocato di Castelvetrano, ancora oggi sono troppi i punti di domanda rimasti irrisolti sulla sua morte, che storici e giornalisti non riescono risolvere.
C’è chi lo definisce semplicemente un criminale e chi invece un patriota. Ma qual è la verità?
Il Centro studi artistici di Acireale diretto da Carmelo R. Cannavò, realtà teatrale fra le più vivaci della Sicilia orientale, domenica 7 aprile, alle ore 17.30, sul palco del Teatro Metropolitan, dopo il successo del debutto dello scorso anno, con le musiche originali di Michele Romeo, le coreografie di Rossella Madaudo e il videomapping di Andrea Ardizzone, metterà in scena “La vera storia del bandito Giuliano”.
“Lo spettacolo- dichiara Carmelo R. Cannavò protagonista di numerose fiction di successo come “L’Onore e il Rispetto”, “La Baronessa di Carini”, “Come un delfino”- vuole offrire un’immagine completa del controverso personaggio, presentando il periodo storico, la psicologia giovanile, il contesto antropologico, sociale e culturale, analizzando i documenti storici, le notizie di cronaca dell’epoca e le importanti rivelazioni del nipote Giuseppe Sciortino Giuliano”.
Un modo avvincente per raccontare il periodo storico dal 1936 al 1950 denso di avvenimenti: invasione e conquista dell’Etiopia con relative sanzioni da parte della Società delle Nazioni, seconda guerra mondiale. situazione ed evoluzione politica alla fine della guerra, Congresso di Yalta, firma dello Statuto Siciliano da parte di Re Umberto che riconosce alla Sicilia l’Autonomia, referendum Monarchia o Repubblica, elezioni politiche italiane del 2 giugno 1946, prime elezioni regionali in Sicilia del 20 aprile 1947, elezioni politiche italiane del 1948.
“La vera Storia del Bandito Giuliano- continua il regista premiato diverse volte per i numerosi spettacoli teatrali che l’hanno visto protagonista- è uno strumento per stimolare la curiosità ed appassionare sugli avvenimenti del nostro Paese, aprendo dibattiti su numerosi temi”.
Nella scena ben 33 attori che momenti storici e drammatici ma anche momenti spensierati dove si canta e si balla ripercorreranno la vita di Salvatore Giuliano dall’adolescenza alla latitanza fino alla morte cercando di approfondire il rapporto Stato mafia.

Scheda tecnica

•   DIEGO CANNAVÒ Salvatore Giuliano
•   SANTO PENNISI Don Santino
•   CARMELO R. CANNAVÒ Iano – Concetto Gallo
•   MIRELLA PETRALIA Madre di Salvatore Giuliano
•   NUNZIO BONADONNA Andrea Finocchiaro Aprile
•   CARMELO DI SALVO Padre Di Bella
•   DAVID CANNAVÒ Salvatore Giuliano 14 anni
•   ADRIANA LO CASTRO Marianna Giuliano (sorella di Salvatore)
•   ROSARIO RIZZO Gaspare Pisciotta
•   VINCENZO GRANCAGNOLO Salvatore Lombardo
•   GIANCARLO ORTOLANI Maresciallo Calandra
•   ROSARIO GRASSO padre di Salvatore Giuliano
•   GAETANO VENUTO Ferreri
•   ALESSANDRO VIVONA Conte Alberto
•   GIORGIO NICOLOSI Passatempo
•    PAFUMI MASSIMO Varvaro
•    ALFIO BELLA Don Calò
•    NUNZIO CALI’ Nino
•    MATTEO CASTIGLIA Minicu
•    ANTONIO PRESTI Orazio
•    GRAZIANO GRANCAGNOLO Salvatore Lombardo 14 anni
•     ANNA LAURA FIAMINGO Maria
•     ELISA PREVITERA amica di Maria
•     NICOLETTA SEMINARA donna Concetta
•     MICHELE ROMEO Cola
•     EMANUELE LEOTTA  Carabiniere
•     ANDREA GRASSO Carabiniere
•     THOMAS SCIACCA Cucinella
•     GRAZIANO PRIVITERA Mannino
•      LUCA MACCARRONE Genovese
•       BARBAGALLO LUDOVICA amica Maria
•       RACHELE CALDERARO amica Maria
•       ELENA GUMINA amica Maria

Dietro le quinte:
 direttore di scena: Debora Brischetto



Suggeritrice: Arianna Granata



Costumisti: Valentina Giuffrida, Giulia Scorza



Audio: Daniele Scandura




Scritto e diretto da Carmelo R. Cannavò


Musiche originali: Michele Romeo


Coreografie teatrali: Rossella Madaudo


Scene: Laboratori CSA

Videomapping: Andrea Ardizzone