PROGETTO “NCWR”, L’INTERNET OF THINGS PER IL RISPARMIO DI ACQUA IN AGRUMICOLTURA

A “lezione” di tecnologia ICT per risparmiare acqua negli agrumeti siciliani. Nell’ambito del programma internazionale NCWR – Non Conventional Water Resources Program in the Mediterranean, i rappresentanti delle aziende associate al Distretto Agrumi di Sicilia selezionate per la sperimentazione “pilota” nei loro agrumeti, hanno incontrato sul campo i ricercatori che curano il progetto per apprendere come monitorare i consumi d’acqua e accedere ai dati resi disponibili dai sensori impiantati nei loro agrumeti. Si tratta del primo follow up in seguito all’installazione delle tecnologie.

La sperimentazione – nell’ambito dell’Iot (Internt of Things) è stata avviata nelle seguenti aziende, selezionate dai ricercatori in base a specifici criteri tecnici: Mazzamuto (La Normanna Coop. Agr.), Pannitteri (O.P. Rosaria), Di Perna (O.P. Agrisicilia), Motta (O.P. Rossa di Sicilia), Catena (O.P. Esperidio), Tenuta Giarretta s.r.l (O.P. Agrinova Bio 2000). Ma hanno hanno dato la propria disponibilità a partecipare alla sperimentazione anche le seguenti aziende associate al Distretto Agrumi: Sisinna Vincenzo, Di Bella Carmela, G. Russo & C. snc, OP La Deliziosa, A&Co., Pasquale Giuliano (OP Bellarossa), Miranda Sapienza, Albiato S.S., Solemi S.S. (OP Agrinova Bio 2000), Leonardo Michele, Leonardo S.S., Restuccia Stefano (OP Redcop), Di Silvestro Francesco (OP Rossa di Sicilia), AGA S.S. (Giovanni Selvaggi), Tenuta Serravalle, Akiana S.S., Arena. “In una futura seconda fase del progetto – ha spiegato Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia – anche le aziende che hanno dato la disponibilità, ma non selezionate dai ricercatori in base a specifici parametri tecnici, potranno essere coinvolte nella sperimentazione. Il dato positivo, in ogni caso, è l’interesse dimostrato dal nostro partenariato per un progetto che utilizza l’Information and Communication Technology per ottimizzare una risorsa importante come l’acqua. Un tema su cui tutta l’agrumicoltura siciliana deve confrontarsi e che richiede grande attenzione da parte di tutto il comparto”.

Il progetto Ncwr è stato avviato nel 2017 e progettato dalla Global Water Partnership – Mediterranean (GWP-Med) in collaborazione con il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici ed è realizzato in Sicilia in partnership con il Distretto Agrumi di Sicilia e il Dipartimento di Ingegneria civile e architettura dell’Università degli Studi di Catania e con il contributo non condizionato di The Coca-Cola Foundation.

A spiegare il meccanismo di funzionamento della tecnologia impiantata e l’utilizzo dell’interfaccia mobile per ottenere le informazioni necessarie sono stati i ricercatori Simone Mereu del Cmcc e David Peres del Dicar. “Nel Mediterraneo – spiega Mereu – la richiesta idrica per l’agricoltura varia fra il 50 e l’80% delle risorse disponibili in funzione dell’area geografica. Pertanto è necessario implementare servizi che consentano un uso più efficiente della risorsa senza però compromettere la produzione. In questo progetto è stata sviluppato un servizio per gli imprenditori agricoli basato su tecnologie IoT (Internet of Things). Tramite un’interfaccia web, il servizio consentirà di ottimizzare l’irrigazione combinando informazioni provenienti da sensori ambientali con competenze consolidate nel tempo da parte degli imprenditori nel settore agrumicolo. Come risultato ci si aspetta una riduzione dei volumi irrigui di almeno il 10% in media fra i vari imprenditori e di riuscire a limitare gli effetti negativi dovuti ad eccessi e ristagni d’acqua. La possibilità di migliorare l’efficienza di utilizzo dell’acqua è ormai diventato un fattore critico per l’adattamento ai cambiamenti climatici in corso. Il progetto prevede un monitoraggio di 3 anni, poi speriamo che si creino le condizioni per continuare, espandere, e offrire ulteriori servizi”.

Utilizzando la tecnologia NCWR, il programma prevede anche l’applicazione “pilota” di una copertura verde sull’edificio 15 del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania, alla Cittadella Universitaria.

 

IL VIDEO CHE SPIEGA LA PARTE DEL PROGETTO CHE INTERESSA GLI AGRUMETI SICILIANI

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