RistOnlife: scambio di saperi e competenze

Catania – Il 15 e il 16 Novembre ha preso il via la prima edizione di Ristoonlife, evento dedicato ai protagonisti del mondo della ristorazione presso l’azienda Camuti in via Messina 107, e dove si sono incontrati oltre 300 mila realtà attive in Italia nel campo della ristorazione . Dall’ incontro, dove sono stati analizzati i dati, è emerso che il 50% delle attività nel settore della ristorazione non arriva a compiere un anno, ed inoltre il  30%, poi, chiude entro i primi tre anni di attività, segno di una ristorazione “malata” che ancora oggi, troppo spesso, si fa improvvisando o avviando attività non sostenibili in termini di imprenditoria. Questo è il quadro che emerge da uno dei talk che all’interno dell’evento RistOnlife ha messo a confronto alcuni dei big che in Sicilia operano nel campo del food.

Univoca la voce che accomuna professionisti del settore Ho.re.ca. (Hotellerie-Restaurant-Café), ma anche architetti, commercialisti, aspiranti chef e imprenditori che hanno preso parte alla due giorni: serve formazione, consapevolezza, un progetto sano e sostenibile che guardi al futuro e sia in grado di sopravvivere all’imprevisto. E, naturalmente, prodotti di qualità. Tanti gli spunti emersi in quella che è stata definita «una piazza di scambio di saperi e competenze»: l’importanza di credere sempre nel proprio progetto, saper mantenere la propria identità ed essere allo stesso tempo in grado di innovarsi; la differenza abissale tra Nord e Sud e tra estero e Italia; la necessità di servirsi di strumenti nuovi per affrontare il mercato e quindi essere a tutti gli effetti “imprenditori” prima ancora che chef, gelatieri, pizzaioli.  Ma anche, e soprattutto, l’esigenza di puntare sulla sostenibilità a 360 gradi. Tante le ricette “anti spreco” realizzate dagli chef presenti all’evento, che strizzano l’occhio a una cucina sostenibile e poco dispendiosa, che sfrutta la tecnologia a suo vantaggio senza perdere il piacere della tradizione e il tocco dell’artigiano.

«Chi non si forma si ferma» è stato detto durante uno degli interventi di apertura. E quello della formazione è il fil rouge che unisce tutti i protagonisti di RistOnlife, che si sono messi a disposizione di chi si affaccia al mondo della ristorazione in un’ottica di “noi con voi”.   «Il 35% dei lavoratori sul territorio non è adeguatamente preparata», ribadiscono i commercialisti presenti all’evento, che si sono posti come mission quella di accompagnare i giovani imprenditori nel loro percorso di crescita, sfruttando opportunità come Resto al Sud, e tante sono state le domande che arrivano proprio dai più giovani, quelli che hanno lavorato tanti anni dietro ai fornelli e oggi sognano di aprire il proprio ristorante, la propria gastronomia, gelateria, pizzeria. Come i giovani pizzaioli di 31, 24 e 26 anni che stanno per coronare il loro sogno e sono accorsi all’evento per “rubare” ancora qualche trucco del mestiere. O Diego e Kasia, catanese lui, polacca lei, che stanno lavorando su un brand artigianale gluten free e hanno da poco avviato un’azienda a gestione familiare.

«Quello della ristorazione non è un lavoro, è una missione: far sorridere la gente e renderla felice». È stato ripetuto spesso, da più parti, per ribadire quanto sia importante non solo farlo, ma farlo bene. E, anche, saperlo comunicare adeguatamente, con i giusti strumenti, per far arrivare il messaggio che c’è dietro la scelta di preparare l’impasto di una pizza con una certa tecnica, o chiamare un panettone in un certo modo, a un pubblico ben determinato e differenziarsi così dalla concorrenza. Per tutto il tempo, comunque, lo sguardo è rimasto puntato sulle giovani generazioni. Sono loro a rappresentare il futuro della ristorazione, come è emerso anche dai commenti arrivati dalla diretta su Facebook, seguitissima da professionisti del settore e curiosi collegati anche dalle maggiori città del Nord. Segno che c’è fame di formazione, network e relazioni.

Salvo Camuti, imprenditore e fondatore dell’azienda, ha scommesso su un evento legato al mondo della ristorazione per condividere con amici, clienti e partner la visione della ristorazione del futuro. «Tutto sta cambiando – ha chiarito – tutto corre in modo veloce. E in questo quadro che si sta delineando, sono fondamentali il dialogo e il confronto per potersi migliorare e crescere. Solo imparando gli uni dagli altri può svilupparsi la mentalità dell’imprenditore», sottolinea Camuti, che aggiunge: «È stato un importante momento di condivisione e scambio di competenze, specialmente nell’ambito delle nuove tecnologie, ormai indispensabili per una cucina efficace e di qualità. Bisogna essere in continua evoluzione, progettare, stare in rete, condividere». E, in fondo, è un po’ questa la sfida che si è posta RistOnlife nella sua prima edizione: essere un festival della ristorazione per persone diverse che condividono la stessa visione.

Rossana Arena