Zo centro culture contemporanee: arrivano i “Combat Folk”

Catania – Sul palco di Zo centro culture contemporanee di Catania domani, venerdì 10 gennaio alle ore 21, arriva “Combat Folk”, il tour/progetto dell’ex frontman dei Modena City Ramblers Stefano Cisco Bellotti con Luca Lanzi e Francesco “Fry” Moneti. Il concerto apre l’edizione 2020 di Raizes, la rassegna di world music in cui elementi di musica popolare e tradizionale si contaminano con “tutta la musica del mondo”, organizzata e prodotta da Zo e Darshan.
Per festeggiare la maggiore età del disco “Novecento”, uscito nel 2001 con successo di pubblico e di critica con la relativa fortunata tournée, Stefano Cisco Bellotti, allora front man dei Modena City Ramblers e Luca Lanzi, musicista e cantante della Casa Del Vento tornano a calcare i palchi assieme. E come “collante” non poteva che esserci Francesco “Fry” Moneti che proprio con il gruppo aretino mosse i suoi primi passi nel mondo musicale per poi passare ai Modena di cui è ancora colonna portante.
Il tour ha un nome significativo ed evocativo per sottolineare la provenienza comune: “Combat Folk”, termine nato negli anni ’90 per indicare quel fenomeno musicale che portò nella musica la voglia di cambiamento e di libertà di quel periodo di cui Cisco, Luca e Francesco furono capostipiti. Ma con l’età adulta cambiano anche gli scenari e il tour abbandona i luoghi dedicati al “pogo” per approdare in spazi più piccoli e raccolti per assaporare meglio un concerto che sa già di evento.

Ingressi: prevendita 13 euro + dp presso Ticketone ; al botteghino intero 15 euro, ridotto 12 euro.

Un primo appuntamento, quello di domani sera, con una rassegna che andrà avanti sino a fine maggio. Il 13 febbraio in calendario il concerto di Matilde Politi, “Viva Santa Liberata”, in cui l’artista presenta il Canto della Donna nella tradizione siciliana, intesa come punto di intersezione di tradizioni varie, che si espandono nel tempo e nello spazio. Il 21 febbraio sarà la volta di Abramo Laye Senè, il percussionista senegalese trapiantato ormai da anni in Italia che presenterà il suo ultimo album “No Fear”, accompagnato dal suo gruppo Gaalgui Nguewel. Il 27 febbraio, il concerto di Anna-Liisa Eller, uno straordinario appuntamento per scoprire il suono magico del kannel, lo strumento nazionale dell’Estonia, attraverso una delle sue più grandi interpreti. Il 26 marzo Stefania Patanè, musicista eclettica di origine catanese, porta sul palco di Zo “New Focus”, lavoro musicale ricco di composizioni inedite, in cui l’artista racconta se stessa e la sua terra. Il 2 aprilearriverà Dahlìa, con il suo sound che nasce dalla combinazione di atmosfere elettroniche con strumenti musicali poco conosciuti, come la nyckelharpa, il nak tarhu, la ghironda. Il 2 maggio, Maria Mazzotta (già nel Canzoniere Grecanico Salentino e avviata ad essere una delle voci più apprezzate della world music europea) proporrà il nuovo album “Amoreamaro” in duo con Redi Hasa (violoncello). Infine, il 28 maggio, Raizes chiude con Alessandro D’Alessandro, tra le più rilevanti espressioni della nuova leva musicale italiana, Alessandro D’Alessandro, coordinatore artistico dell’Orchestra Bottoni e vincitore, nel 2017, assieme a Canio Loguercio, della Targa Tenco come miglior album in dialetto con “Canti, ballate e ipocondrie d’ammore”.

RAIZES 2020
Raizes è una rassegna di world music in cui elementi di musica popolare e tradizionale si contaminano con “tutta la musica del mondo”, intesa come un tessuto continuo di esperienze correlate e componibili. La manifestazione vuole diffondere la conoscenza delle culture musicali e per questo cerca di “dar voce” ai popoli e alle loro culture, evidenziando il loro patrimonio culturale. La programmazione accoglie stili, generi e repertori che difficilmente possono rientrare in una griglia tassonomica predeterminata, ospitando, allo stesso tempo, operazioni più filologiche ed etno-folkloriche ed altre più contaminate ed eclettiche. Superando i confini terminologici e geografici, la world music di Raizes si apre così a una sostanziale “globalizzazione” della musica mantenendo al tempo stesso l’autenticità e la peculiarità delle diverse tradizioni musicali dei popoli.
La manifestazione è organizzata e prodotta da Zo e Darshan

Di seguito tutti gli altri appuntamenti di Raizes

13 febbraio 2020, ore: 21:00

Matilde Politi – “Viva Santa Liberata”

Matilde Politi presenta il Canto della Donna nella tradizione siciliana, intesa come punto di intersezione di tradizioni varie, che si espandono nel tempo e nello spazio. Il canto di madri e figlie, nonne e ave, sorelle e zie, cummari, majare e indovine, levatrici e balie, lamentatrici, guaritrici… il canto delle ragazze, maestre dell’acqua…ogni voce di donna ha cantato le sue proprie formule magiche e tramandato alcune conoscenze nascoste nel canto: perché il canto di tradizione orale conserva e tramanda alcuni segreti sul senso della vita.
Le donne rappresentano un segmento della realtà sociale particolare, in cui si compenetrano in maniera unica esigenze della sfera privata e familiare con le esigenze della sfera pubblica, socio-economica; alle donne il compito di assicurare la sopravvivenza e la crescita degli attori sociali del futuro, i figli, e alle donne il compito di far girare la ruota economica della microsocietà familiare. Da sempre.
Anche il repertorio musicale di cui le donne sono portatrici è spesso una commistione di generi diversi che afferiscono sia al classico ciclo della vita (ninne, canti di fidanzamento e matrimonio, lamenti funebri) sia all’ambito del lavoro, sia all’ambito religioso. E se non abbiamo una documentazione di
alcuni repertori tradizionali specifici in versione femminile, come quello tradizionale del cantastorie, troviamo invece altri repertori come il canto narrativo, o il canto a distesa e sul marranzano, che riportano la forte presenza e compartecipazione delle donne accanto ai più diffusamente noti esecutori al maschile.
Accompagnandosi con la chitarra o il tamburello, o con la sola forza della semplice voce che risuona nello spazio, Matilde ci farà ascoltare frammenti di un repertorio ormai scomparso dal paesaggio sonoro siciliano, insieme a brani originali che nella loro varietà ritmica ed espressiva rispecchiano l’impasto
culturale che si va creando in una terra multietnica come la Sicilia di oggi.

Ticket euro 10 (ridotto 8)

21 febbraio 2020, ore: 21:00

Abramo Laye Senè – “No Fear”

No Fear è il nuovo album di Abramo Laye Senè, percussionista senegalese trapiantato ormai da anni in Italia, accompagnato dal suo gruppo Gaalgui Nguewel. La band, di stampo multietnico, è composta da artisti di diverse nazionalità e culture, ed ogni elemento apporta al progetto la propria influenza rendendolo denso di contaminazioni. Con la sua travolgente world music, Abramo Laye Senè, insieme alla sua band vuole lanciare un messaggio di solidarietà, fratellanza, integrazione.

Ticket euro 8 (ridotto 5)

27 febbraio 2020, ore: 21:00

Anna-Liisa Eller

Uno straordinario appuntamento per scoprire il suono magico del kannel, lo strumento nazionale dell’Estonia, attraverso una delle sue più grandi interpreti. Il kannel è strumento a corde pizzicate della Tradizione estone, a metà tra un’arpa e un clavicembalo. Anna-Liisa Eller, fra le più importanti interpreti di kannel, vincitrice del primo premio all’ International Kannel Competition di Helsinki nel 2011, ad una intensa attività concertistica in tutto il mondo, affianca l’attività didattica, insegnando al Georg Ots School Tallin Music School. Fa parte dell’ensemble di musica antica Supersonus, che nel 2019 ha pubblicato il CD Resonances per la prestigiosa ECM Records.

26 marzo 2020, ore: 21:00

Stefania Patanè

New Focus è un lavoro musicale ricco di composizioni inedite, in cui Stefania Patanè, musicista eclettica di origine catanese, racconta se stessa e la sua terra attraverso le molteplici influenze del suo percorso artistico. Musiche intrise di ritmi e melodie mediterranee si fondono con armonie e groove di importazione afroamericana: un originale “cross-over” tra il jazz contemporaneo, world music, tradizione siciliana e song writing. Al suo due musicisti di grande levatura artistica: Seby Burgio (pianoforte) e Francesco de Rubens (batteria), che con la loro sensibilità musicale contribuiscono in modo essenziale a plasmare l’identità sonora del trio.

2 aprile 2020, ore: 21:00

Dahlìa

Il sound di Dahlìa nasce dalla combinazione di atmosfere elettroniche con strumenti musicali poco conosciuti, come la nyckelharpa, il nak tarhu, la ghironda, etc. Un groove ibrido sostenuto da percussioni naturali e digitali e da un ordito ritmico che sostiene la voce unica di Arianna che domina ogni brano di Dahlia, sostenuta dagli intrecci sonori di Mario Ferro e Giordano Treglia.

2 maggio 2020, ore: 21:00

Maria Mazzotta

Un’intensa e appassionata riflessione, da un punto di vista femminile, sui vari volti dell’amore: da quello grande, disperato e tenerissimo a quello malato, possessivo e abusato. È “Amoreamaro”, il nuovo album di Maria Mazzotta in duo con Redi Hasa (violoncello), una delle personalità musicali tra le più emblematiche del Sud Italia. Già nel ‘Canzoniere Grecanico Salentino’, la Mazzotta è arrivata ad essere una delle voci più apprezzate del panorama della world music europea.

28 maggio 2020, ore: 21:00

Alessandro D’Alessandro

Tra le più rilevanti espressioni della nuova leva musicale italiana, Alessandro D’Alessandro, coordinatore artistico dell’Orchestra Bottoni e da sempre votato a contaminazioni tra generi diversi, ha portato uno strumento tipico della tradizione popolare come l’organetto a dialogare con altri stili, ritmi ed armonie, ampliandone notevolmente le capacità espressive. In questa direzione si pone anche la sua più recente esplorazione della canzone d’autore che segna anche il suo esordio da solista con la trasposizione di alcuni classici nel linguaggio di un organetto che, nelle sue mani, sembra assumere il respiro di un’orchestra. Nel 2017, assieme a Canio Loguercio, ha vinto la Targa Tenco come miglior album in dialetto con “Canti, ballate e ipocondrie d’ammore”.